martedì 15 marzo 2011

knullo alla grande! DUE PESI E DUE MISURE

con questo post, anche se non è lunedì, anche se ormai è un'iniziativa di qualche tempo fa, aderisco al knulla di navigo a vista.

cosa knullo?
due pesi e due misure: non vale fare bene il proprio lavoro, essere precisi, puntuali, no, questo non paga, perchè la prima volta che non puoi garantire la massima efficienza trovi una collega arrabbiata che pronuncia sermoni su come ci si deve comportare e la mancanza di rispetto fra pari e nei confronti degli utenti.

cara collega arrabbiata, forse invece di accusare chi sta male di fregarsene del suo lavoro e delle sue responsabilità, prima di dire che delira, potresti provare a chiedere come sta e cosa è successo.

io al posto suo non credo che riuscirei a provare sensazioni di disagio "chirurgico".
brava te se ci riusciresti.

lunedì 14 marzo 2011

tutorial: CORONE DI REAL RECUPERO

rieccomi!
è da un po' che manco: troppo da fare, il blocco dello scrittore, poca voglia di pc e una marea di scuse simili mi hanno fatto stare un po' lontana dal blog.
nel frattempo, ho prodotto un po' di cosine che prima o poi posterò. intanto comincio dall'ultima creazione: le corone per la festa dell'unità (che poi non la nostra non è stata un'unione, ma un'annessione dei vari stati italiani al regno dei savoia...).


perchè mi son sognata di produrre un simile strafanto?
idea di mia mamma: proprio il 17 festeggeranno il compleanno di 3 amiche e come trovata goliardica hanno pensato di far loro onore facendole indossare una corona a tema per tutta la durata del pranzo (che sarà in casa, per cui la figuraccia sarà relativa).

l'idea era di farle in cartoncino, ma voleva dire ritagliare le tre parti colorate e assemblarle in modo solido: mutilare i cartoncini? sacrificarne un altro come supporto? produrre un manufatto scomodo da indossare e col rischio che lasci il colore sulle fronti accaldate? giammai!

servono:
- 2 fogli A4 (uno da stampare e l'altro per il modello)
- stoffa trapuntata (o rigida, tipo quella delle sedie da giardino o delle tende parasole, oppure feltro, anche se poi terrà un po' caldo)
- nastri o stoffe colorate bianco, rosso e verde
- carta termoadesiva se come me non avete voglia nè tempo per star lì a cucire tutto...
- matita, forbici, ferro da stiro

ho fatto così:
- dopo una rapida ricerca in internet di una forma gradevole da riprodurre, l'ho salvata, ingrandita un pochino con gimp, stampata, ritagliata e piegata a metà nel senso della lunghezza (scoprendo che a dispetto della figura intera, l'immagine non è affatto simmetrica).
- preso un A4, l'ho piegato a metà nel senso della larghezza e l'ho infilato a mo' di fascicolo nella corona piegata prima. con la matita ho riprodotto ingrandendola la sagoma di mezza corona e poi l'ho ritagliata, ottenendo così il modello.
- poi, aperto il modello appena tagliato, l'ho posizionato sulla carta termoadesiva (qui un tutorial molto chiaro sull'utilizzo) e ne ho tracciato il contorno con la matita. dopodichè ho tagliato seguendo i contorni.
- sul retro di un ritaglio di stoffa trapuntata (ho pure dovuto cucire più pezzi di stoffa perchè non ne avevo di grandi a sufficienza!) ho applicato la carta stirandola col ferro NON A VAPORE.
- dopo, ho suddiviso la larghezza in tre sezioni, una per ogni colore: quella centrale è più stretta, ma è anche la più lunga, così le due misure si compensano


ho iniziato partendo da sinistra, con la sezione verde: ho sollevato la carta fino al primo segno e l'ho piegata nel senso della lunghezza.

la fascia rossa che si vede è la cucitura di aggiunta della stoffa... mi sono arrangiata come ho potuto!
- non avendo a disposizione abbastanza stoffa verde-bianco-rossa (motivo per cui ho deciso di utilizzare la carta termoadesiva: mica avevo voglia di star lì a cucire nastro per nastro!), mi sono arrangiata con i nastri di recupero, procedendo in questo modo:


come si vede dalla foto, ho posizionato il pezzo di nastro verde contro la piega della carta e con pazienza l'ho stirata con il ferro NON A VAPORE stando attenta a non fuoriuscire dal bordo sinistro del nastro, perchè sennò il calore fonde la colla scoperta e si appiccica alla piastra (insomma: un disastro...). dopodichè posiziono accanto al nastro già fissato un altro pezzo in misura e stiro come prima e via così fino a ricoprire l'intera sezione.



- stesso procedimento per la sezione di destra:



- da ultima, la parte centrale: tolgo tutta la carta e sistemo i nastri bianchi:

parte posteriore
parte anteriore
- poi non rimane che talgiare le eccedenze.
- un'altra passata col ferro NON A VAPORE, un elastico da mutande fissato alle due estremità e tah-dahn!
ecco la mia corona di real recupero!

mercoledì 2 marzo 2011

partecipo: GIVEAWAY, FEEDBACK


la proposta di Vogliounamelablù è impegnativa, ma ci provo lo stesso a mettere assieme un pensiero logico sull'argomento.
così, ho preso spunto dalla sua partenza e mi sono guardata anche io le statistiche, scoprendo che anche nel mio caso i più letti sono proprio i tutorial creativi. non poteva essere diversamente, d'altra parte: il mio è un blog di tutorial!
almeno così l'avevo inteso all'inizio. m'immaginavo una sorta di mega album interattivo dove conservare i miei progetti, una specie di rubricona divisa per grandi argomenti tipo: "fatto", "farò", "bella idea!", "questo no"...
poi mi sono scontrata con la realtà:
1- non so usare la piattaforma come vorrei;
2- o esprimo la mia creatività, o scrivo post.
Il fatto è che il blog, lungi da metter ordine ai miei lavori, in realtà li incasina perchè non avendolo pianificato bene fin dall'inizio (non avevo le idee chiare in proposito) ora mi trovo con tutto da tutte le parti. non solo: quando realizzo un progetto, il dovermi interrompere ogni minuto per fotografare i vari passaggi mi innervosisce perchè perdo la concentrazione. insomma, mi sembra che le cose che faccio siano in funzione del blog, e non viceversa.
e poi è un doppio lavoro: sapete quanto tempo ho impiegato a cucire il portafili da ricamo? un pomeriggio. e quanto tempo per scriverne il tutorial? una giornata. dedicata ad una cosa vista 320 volte (peeerò!), da persone che manco so chi sono e per la quale ho rinunciato a stare un po' con l'Altrametàdelcielo.
ma allora, che senso ha tenerlo? perchè pubblicare le mie cose in internet?
certo, mi fa piacere essere utile a qualcuno con le mie idee (molte delle quali in realtà non sono affatto originali), e non nascondo che leggere i commenti mi diverte ed è appagante; come pure gongolo quando vedo un nuovo iscritto (14 in meno di un anno non me li aspettavo proprio: grazie a tutti! - donne! c'è anche un uomo tra voi!).
e poi leggo sui blog che seguo post strani, molto seri rispetto a quelli scanzonati sull'ultima opera di piccoli artisti in erba: vi ammiro blogger, che sapete scrivere con una capacità di sintesi che io non ho, che parlate di cose profondamente vostre, che in qualche modo riuscite a guardare il vostro quotidiano da una distanza tale che vi consente di guardarvi anche dentro.
ci provo, ogni tanto anche io piazzo qui e là qualcosa di “strano”, e mi sento strana, e mi chiedo perchè poi ci sono finiti anche post che non c'entrano niente con il mio proposito iniziale: ci ho riflettuto, ma non troppo, perchè la risposta è arrivata subito. In fondo, contrariamente a come mi sento spesso, non sono scindibile, chichi è il caterpillar che parte in tromba coi suoi lavoretti per poi accorgersi a metà dell'opera che se avesse fatto in quell'altro modo avrebbe risparmiato tempo, fatica e soldini; che macina vasche per fare le traversate; che canta nel coro con le sue amiche; che fotografa alla male-e-peggio; che ha riservato un attico superaccessoriato di tutti i comfort nel proprio cuore apposta per l'Altrametàdelcielo che mi ama anche per le mie stramberie.
ecco che senso ha avuto aprire e tenere un blog: anche se non in ordine come avrei voluto, mi aiuta a tenere insieme i pezzi... direi che non c'è male!
la piazza armi e bagagli, come dichiarato in fondo in fondo alla pagina, è un posto per il libero scambio delle idee: i commenti sono graditi e benvenuti ma non ne ho mai ricevuti molti. peccato, mi sarebbe piaciuto conoscere almeno un pensiero di chi ha speso del tempo qui in piazza, come pure mi piacerebbe che prendesse vita una "conversazione" di approfondimento. non è facile perchè questo succeda: ci vuole il post giusto, l'argomento giusto, l'aver qualcosa di sensato da dire... tutto sommato la vedo più un'attività da forum che non da blog. personalmente penso che se i commenti si limitano ad un "sono d'accordo, mi piace, brava, complimenti..." senza una parolina di più ci sia ben poco da approfondire, e allora tanto vale non farli.
penso pure che sia più facile commentare un lavoretto piuttosto che un pensiero, specialmente se condiviso: magari c'entra con la nostra cultura, ma sembra quasi che ci si senta in dovere di fronte ad un manufatto di dire che è carino (anzi, no: carinissimo!); e se una cosa non piace, semplicemente stiamo in silenzio. un pensiero invece è una cosa che non tocchi, non lo guardi, per commentarlo devi farlo tuo, lo devi capire prima, altrimenti come fai a decidere se sei d'accordo o no? c'è un processo di elaborazione non proprio immediato.
così i post seri li leggo e rileggo, quasi mai li afferro al volo e spesso riesco a capirne il senso solo dopo un po' (non è che scrivete arabo, è che io sono un po' lenta su queste cose) e commentarli a quel punto mi sembra un'azione fuori tempo massimo. ogni tanto però il mio neurone si velocizza e capisco, così oso e mi lancio (peccato che esprimere la faccia tosta in scrittura sia più complicato!): e meravigliosamente si aprono nuovi orizzonti.
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